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Sito e forum dedicati al fermodellismo a tre rotaie gestito da appassionati senza fini commerciali. Qui trovate notizie storiche e suggerimenti tecnici per i vostri modelli vintage e moderni. Il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti ... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Passaggio da analogico a digitale
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Passaggio da analogico a digitale
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Passaggio da analogico a digitale
Un'ulteriore MS2 permette di avere 2 manopole di comando (diventa più semplice comandare 2 loco allo stesso momento, senza cambiare da una all'altra).
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Passaggio da analogico a digitale
Nel sistema analogico, il voltaggio che scorre nelle rotaie è determinato dal regolatore del trasformatore e le motrici lo captano passivamente, adeguando la velocità alla tensione che è quindi uguale per ogni locomotiva presente sulla sezione di binario.
Nel sistema digitale, invece, la tensione presente sul binario è sempre costante (18 V circa) ed è il decoder presente sulla locomotiva a determinarne l'intensità che viene inviata al motore. Ne consegue che su una determinata sezione di binario n motrici potranno andare a n velocità diverse in ragione di quanto impostato sui singoli decoder; impostazione che viene determinata richiamando sulla MS la motrice e che resta invariata fino a quando non si deciderà di cambiare richiamandola nuovamente.
Quindi io, per non precludermi la possibilità di far funzionare il plastico sia in analogico che in digitale, stacco dai trasformatori l fili rossi (trazione) e li collego tutti a una scatolina di distribuzione cui collego il filo "B" proveniente dallo "scatolino" di collegamento al binario della MS. Il tutto, ovviamente, con l'alimentazione di rete scollegata.
Le masse -fili marrone per l'analogico, filo "O" per il digitale, convivono benissimo, come mi spiegò a suo tempo Stefano Supermoee, e consentono senza operare modifiche sul tracciato il funzionamento di scambi, illuminazione e segnali.
Spero di esserti stato utile, scusandomi per le probabili improprietà di linguaggio tecnico.
Luigi
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Grazie
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Ha prese per collegare fino a 2 MS2.
Si può collegare 1 e 1 sola "gleisbox".
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Nel sistema digitale riportare alim su piu' vie (crea inevitabili anelli etc etc) disturba la trasmissione del segnale codificato? In teoria si, creando percorsi diversi con i relativi tempi di propagazione e disadattementi veri... d'altro canto la frequenza del segnale digitale (Marklin-Motorola) usato dovrebbe essere relativamente bassa in modo da contenere questi effetti, non trovo i valori ma credo si tratti di non piu' di qualche Mhz sulla modulazione ad onda quadra.... Qualcuno ha esperienza di questa situazione??
Grazie!!
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Poi ho fatto anche altre misure che hanno confermato le caratteristiche di una trasmissione seriale. saluti

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una curiosità.. avendo una linea principale digitale, le loco una volta programmate e impostate mantengono la loro velocità indipendentemente dalle pendenze e dal carico.
Se entrano in una linea analogica marceranno con la regolazione tradizionale. Se rientrano nella digitale, conservano la loro impostazione?
Il passaggio tra le due sezioni comporta giocoforza un corto temporaneo tra l'analogico e il digitale. Questo è un problema?
Grazie per la vs cortesia...
FIlippo
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Passaggio da analogico a digitale
Il rischio di fare un corto analogico-digitale è alto e quasi certamente mortale per la CS.
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Tuttavia nel primo caso avrei previsto una tratta per l'intero convoglio in cui con apposito relè (o deviatore) viene prima tolta poi ridata l'alimentazione nel sistema desiderato.
Troppo pericoloso il passaggio con alzapattino.
Tito
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Quando la loco è entrata nella sezione, al suo punto mediano il binario di contatto esegue lo scambio alim: il deviatore ovviamente non consente corti tra le due alim e il treno passa in analogico.
Il sistema dovrebbe garantire l'assenza di corti da pattino tra le due sezioni. purche' non vi siano vagoni con pattini piu' lontanti di 400 mm dal pattino della motrice (norme di sicurezza..)
Potrebbe essere una soluzione.....

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Passaggio da analogico a digitale
In pratica, dopo aver stabilito l'itinerario che un convoglio X deve percorrere dal punto di partenza A fino a quello di arrivo B, che può anche coincidere con il punto di partenza, devo seguire lo stesso nel suo percorso utilizzando contatti S88 reali e virtuali.
In questo modo in ogni posizione segnalata dall'S88 reale ed il virtuale associato al convoglio X posso programmare fermata, ripartenza e quant'altro mi serve.
Può essere che nel prossimo aggiornamento consistente di fine anno mamma M decida di mettere a disposizione il riconoscimento di una loco in un certo punto del tracciato, in questo caso tutto diventerebbe più semplice.
A presto luigi
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Ciao,
Puoi programmarlo a piacimento. Tutti e due i modi sono possibili.
Saluti
Stefano
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Passaggio da analogico a digitale
Una soluzione simile a quella che ho implementato io. Anello esterno analogico, anello interno digitale. Binari di scambio anello sono senza alimentazione, così da poter "trasferire" vagoni da un anello all'altro senza corto circuiti (sempre stando attenti ai pattini collegati tra più vagoni)ftigli ha scritto: ↑2 giugno 2019, 9:55 infatti... immagino una tratta di circa 400 mm , uun binario di contatto classico bidir al centro e altri 400 mm, il tutto alimentato separatamente da un deviatore a rele' automatico. Sui [snip]
Il sistema dovrebbe garantire l'assenza di corti da pattino tra le due sezioni. purche' non vi siano vagoni con pattini piu' lontanti di 400 mm dal pattino della motrice (norme di sicurezza..)
Potrebbe essere una soluzione.....![]()
Ciao
Pietro
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Ovviamente sto considerando l'ipotesi del passaggio al dig. Grazie alla cortesia di Luferr che mi ha consentito di provare a lungo alcuni modelli digitali vapore ed elettrici ho potuto toccare con mano i vantaggi e qualche svantaggio. Ecco le osservazioni dopo la prova:
1 Le loco recenti sono piu' esigenti in termini di posa binario e ci sta. MA quasi tutte vanno benone anche sui vecchi M , con raggio R1 e pendenze notevoli.
2 La regolarità di marcia all'avvio e la dolcezza, nonche' la capacità di mantenere la velocità (a proposito, mettendo il decoder sui vecchi modelli 3000 coi motori classici questa feature la si ha?) sono esemplari
Le note "dolenti" sono..
L'esercizio di 6 o 7 treni è difficile su una singola linea come faccio in analogico , in quanto richiede di cambiare address per le loco, e quindi si è costrettti a fermarle con la solita sezione (antiestetico arresto di colpo)
Sempre per tale motivo, si deve riconfigurare il sistema di blocco automatico della linea doppia per l'azionamento da digitale sfruttando la regolazione individuale della velocità.. e questo richiede senz'altro il computer..
Ma, il dubbio viene: se un treno digitale deve arrestarsi prima di arrivare ad un rosso, cosi' disposto dal treno che sta avanti, il treno deve ricevere l'ordine tramite segnale di controllo digitale per rallentare.. quindi il SW di controllo dovrebbe sapere in quale punto è quel treno (per arrestare quello di fronte al rosso che è in quel punto!)
Ecco, non trovo conferma al fatto che si possa sapere che quel treno con quell'indirizzo sia li'!! Se uso i normali sensori si sa solo che UN TRENO sta passando li' !!!!!
Mi sono perso qualcosa del controllo digitale???? Grazie per ogni chiarimento!
Saluti
filippo
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Un saluto a tutti,
Domenico
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Però, penso che sia meglio spostare l'eventuale discussione nella sezione apposita.
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Scusate l'inserimento nella discussione, non so se qualcuno ancora sorveglia questo forum, ma vorrei porre una questione che forse sembrerà banale.
Ho un vecchio semaforo 7039 in analogico con scatola comandi blu per la gestione del semaforo. L'impianto invece è digitale con binari misti C ed M (tramite binario di conversione apposito) e con MS2. Posso alimentare il semaforo collegando il marrone ad una qualsiasi linguetta sotto un binario C?
Grazie
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Intanto ti ringrazio molto per la risposta, anche se purtroppo ho capito che con i miei poveri mezzi culturali avrò non poca difficoltà a provare se il
semaforo funziona ancora. Effettivamente dal 7039 esce anche un filo giallo che però vedo dal manuale dovrebbe essere collegato in analogico ad un'altra centralina per comandare un eventuale secondo semaforo che io però non ho necessità di comandare. . Ho tralasciato quindi il giallo e mi sono occupato solo del marrone. Forse con una centralina K83 potrebbe tornare a funzionare? (Preciso che se aziono il semaforo manualmente, lui correttamente interrompe la corrente nel tratto isolato e la rilascia)
Sempre grazie
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antycapp ha scritto: ↑20 gennaio 2020, 8:41Intanto ti ringrazio molto per la risposta, anche se purtroppo ho capito che con i miei poveri mezzi culturali avrò non poca difficoltà a provare se il
semaforo funziona ancora. Effettivamente dal 7039 esce anche un filo giallo che però vedo dal manuale dovrebbe essere collegato in analogico ad un'altra centralina per comandare un eventuale secondo semaforo che io però non ho necessità di comandare. 7039 7040 7041 7042 - Signal (Multi).pdf. Ho tralasciato quindi il giallo e mi sono occupato solo del marrone. Forse con una centralina K83 potrebbe tornare a funzionare? (Preciso che se aziono il semaforo manualmente, lui correttamente interrompe la corrente nel tratto isolato e la rilascia)
Pardon, mi sa che ho capito adesso che non c'è altro modo che utilizzare un trasformatore analogico azzurro che aveva giallo e marrone e che credo io possa recuperare a casa di mia madre.....GRAZIE 1000
Sempre grazie
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antycapp ha scritto: ↑20 gennaio 2020, 9:07antycapp ha scritto: ↑20 gennaio 2020, 8:41Ho trovato questo documento illuminante (è proprio il caso di dirlo) https://www.3rotaie.it/Cataloghi/Magazi ... ione_C.pdf
in cui si recita con una traduzione dall'inglese un poco incerta
"I semafori e segnali luminosi a due indicazioni con motore elettromagnetico
sono raccordati nella stessa maniera di uno scambio a doppio solenoide. Due fili di
comando blu e il conduttore giallo per la corrente d‟illuminazione sono raccordati
conformemente al principio già presentato. Il comando di segnale è ora già
funzionante. Un connettore di massa ( cavo marrone ) deve essere tirato verso il
segnale per assicurare il buon funzionamento delle lampade nel segnale. La tappa
seguente serve a stabilire l‟alimentazione della sezione d‟arresto."
Forse significa che potrei collegare solo il filo giallo senza massa di ritorno.
Ma mi chiedo....sotto il binario C le due linguette sono identificate come B (trazione) e come 0 (massa). Ma se collego il giallo al B e la massa allo
0 del binario?
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Fai così:
- colleghi il filo laterale della scatoletta blu (quella con i pulsanti verdi/rossi) alla linguetta sotto al binario contrassegnata come O
- colleghi i due fili blu che escono dal segnale alla scatoletta blu
- colleghi il filo giallo che esce dal segnale alla linguetta sotto al binario contrassegnata come B
- con uno spinotto colleghi la boccola presente su un lato dello zoccolo del segnale (il lato dello zoccolo dove c’è una sola boccola) con la linguetta sotto il binario contrassegnata come O, e così accendi la luce del segnale
- dei due fili rossi che escono dal segnale ne colleghi uno con il tratto di binario sezionato e l’altro con la lamella sotto il binario B in un tratto non sezionato.
Per il funzionamento manuale del semaforo (pulsantiera blu) non importa se il sistema sia analogico o digitale e la corrente alternata o continua, ma se colleghi il filo giallo del segnale al binario (linguetta contrassegnata come B) il sistema di trazione dei treni deve essere digitale (centralina MS o CS).
- onerescia
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la modalità da te indicata vale anche per la 7271 (ora 72710 ) bianca. In tal caso i led della scatolina si accendono?
Grazie,
Domenico
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Tuttavia nel Catalogo si fa riferimento all’impiego con apparati a doppia bobina e interruttori di fine corsa, assenti nel tuo segnale. Inoltre mi sembra che si parli di apparato per impiego in “analogico”, non so se in ambiente “digitale” il tipo di corrente consenta l’accensione dei led di retrosegnalazione.
Puoi provare, male che vada non si accendono le spie luminose; in ogni caso cortocircuiti lì dentro non se ne possono fare...
- antycapp
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Fantastico Vanni, lo avevo solo intuito, ma non ne ero sicuro. SEi un mito. Intanto ho provato il semaforo con il vecchio trasformatore, ma pur funzionando non si accende il semaforo, mi sa che sono fulminate le luci....sto cercando il manuale del semaforo per imparare la sostituzione delle lampadine, ma ora che mi hai scritto devo assolutamente eliminare il vecchio trasformatore e provare quello che mi hai scritto.Vanni ha scritto: ↑20 gennaio 2020, 16:07 Ciao Antonio.
Fai così:
- colleghi il filo laterale della scatoletta blu (quella con i pulsanti verdi/rossi) alla linguetta sotto al binario contrassegnata come O
- colleghi i due fili blu che escono dal segnale alla scatoletta blu
- colleghi il filo giallo che esce dal segnale alla linguetta sotto al binario contrassegnata come B
- con uno spinotto colleghi la boccola presente su un lato dello zoccolo del segnale (il lato dello zoccolo dove c’è una sola boccola) con la linguetta sotto il binario contrassegnata come O, e così accendi la luce del segnale
- dei due fili rossi che escono dal segnale ne colleghi uno con il tratto di binario sezionato e l’altro con la lamella sotto il binario B in un tratto non sezionato.
Per il funzionamento manuale del semaforo (pulsantiera blu) non importa se il sistema sia analogico o digitale e la corrente alternata o continua, ma se colleghi il filo giallo del segnale al binario (linguetta contrassegnata come B) il sistema di trazione dei treni deve essere digitale (centralina MS o CS).


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antycapp ha scritto: ↑25 gennaio 2020, 19:50Vanni ha scritto: ↑20 gennaio 2020, 16:07 Ciao Antonio.
Fai così:
- colleghi il filo laterale della scatoletta blu (quella con i pulsanti verdi/rossi) alla linguetta sotto al binario contrassegnata come O
- colleghi i due fili blu che escono dal segnale alla scatoletta blu
- colleghi il filo giallo che esce dal segnale alla linguetta sotto al binario contrassegnata come B
- con uno spinotto colleghi la boccola presente su un lato dello zoccolo del segnale (il lato dello zoccolo dove c’è una sola boccola) con la linguetta sotto il binario contrassegnata come O, e così accendi la luce del segnale
- dei due fili rossi che escono dal segnale ne colleghi uno con il tratto di binario sezionato e l’altro con la lamella sotto il binario B in un tratto non sezionato.
Dunque Vanni, innanzi tutto grazie grazie
Prima quando ho collegato il vecchio l'ala del semaforo veniva comandato dalla centralina blu, ma non si accendeva.
Ora è meraviglioso perchè è acceso, ma la centralina blu non comanda l'ala del semaforo.
Mi chiedo: ma se la centralina blu non è alimentata in nessun modo come fa a muovere l'ala?
Ti ringrazio sempre tanto
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Perfetto.
MI spieghi invece questo che mi hai scritto di fare che non l'ho capito pls?
"dei due fili rossi che escono dal segnale ne colleghi uno con il tratto di binario sezionato e l’altro con la lamella sotto il binario B in un tratto non sezionato."
Sempre grazie
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Colleghi questo tratto isolato ad uno dei fili Rossi che escono dal segnale (filo rosso a lamella B sotto alla rotaia). L’altro filo rosso lo colleghi ad un punto del tracciato non isolato, per esempio al binario prima o dopo a quelli del tratto isolato (anche questo ad una delle lamelle B del binario non isolato).
Il segnale, con la sua posizione, funziona da interruttore ed agisce sulla marcia o sull’arresto del treno nel tratto isolato.
Il tratto isolato potrebbe essere formato da tre o quattro elementi di binario: all’inizio e alla fine di questo tratto devi mettere gli isolatori (appositi cappuccetti rossi - art.74030 - sugli innesti della terza rotaia, individuati con B) verso il resto del tracciato.
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Grazie mille Vanni.Vanni ha scritto: ↑25 gennaio 2020, 22:01 Se vuoi che il segnale abbia influenza sui treni (verde: il treno transita. Rosso: il treno si arresta) devi prima creare un tratto di binario con la terza rotaia isolata dal resto del tracciato.
Colleghi questo tratto isolato ad uno dei fili Rossi che escono dal segnale (filo rosso a lamella B sotto alla rotaia). L’altro filo rosso lo colleghi ad un punto del tracciato non isolato, per esempio al binario prima o dopo a quelli del tratto isolato (anche questo ad una delle lamelle B del binario non isolato).
Il segnale, con la sua posizione, funziona da interruttore ed agisce sulla marcia o sull’arresto del treno nel tratto isolato.
Il tratto isolato potrebbe essere formato da tre o quattro elementi di binario: all’inizio e alla fine di questo tratto devi mettere gli isolatori (appositi cappuccetti rossi - art.74030 - sugli innesti della terza rotaia, individuati con B) verso il resto del tracciato.
Tutto ciò con binari C.
Con i binari misti M e C volendo isolare un tratto con binari M io tratto la parte M tradizionalmente e per l'alimentazione come mi hai indicato, alimentando scatoletta e semaforo con i binari C. Corretto?
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